Cultura

Prometeo all’opera per la natura

L’incontro della natura in un tripudio di colori e profumi che esaltano un patrimonio artistico ineguagliabile.

di Redazione

L?incontro della natura in un tripudio di colori e profumi che esaltano un patrimonio artistico ineguagliabile. Non si contano in Italia luoghi simili, ma molti sono vittime di una malattia mortale: l?abbandono delle istituzioni e l?indifferenza di chi vi abita. L?area vesuviana è uno di questi luoghi e a Torre del Greco, nel ?94 ha preso forma un?iniziativa per contrastarne il degrado. Il suo nome, ?Prometeo? traduce bene l?obiettivo dell?associazione: valorizzare la cultura del luogo e sensibilizzare ai suoi valori la popolazione, rendendola artefice di un progetto di riqualificazione. Le piaghe che affliggono Torre del Greco sono numerose: speculazione edilizia (la ?conurbazione napoletana?), degrado del territorio (con la sottovalutazione del rischio vulcanico), del patrimonio artistico sommerso dalla dissoluzione della memoria storica che ha inghiottito anche una ricca tradizione artigianale (come l?arte orafa e la lavorazione del corallo) e dunque innesca stagnazione socio-economica. In tale contesto, Prometeo ha promosso diverse iniziative: l?apertura della scuola di alta formazione dell?Istituto italiano per gli Studi filosofici e l?avvio di un ciclo di conferenze che spaziano dalla musica all?ambiente, dalla medicina alla letteratura, all?arte e al teatro. Ma il progetto più ambizioso si chiama ?Vesuvinform?: un centro studi ove elaborare materiali provenienti da fonti istituzionali e non, per trasformarli in un filtro culturale a servizio della società civile. Un progetto prometeico.
Anna Baricelli

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